Che cos’è il bello? Che cos’è il brutto? Bellezza e bruttezza sono oggettive o soggettive? Che differenza c’è tra bello e sublime? Che cos’è l’arte? Quali sono le varie arti e come possono essere definite e classificate? Che differenza c’è tra talento e genio artistico?

A queste e altre domande tenta di rispondere l’estetica, ramo della filosofia cresciuto nella prima metà del 1700 e florido ancor oggi. La parola estetica deriva dal greco àisthesis, sensazione, perché l’esperienza estetica è un’esperienza innanzitutto sensoriale, visiva e uditiva, che genera un’esperienza emotiva, immaginativa e intuitiva.

Sebbene l’estetica sia una disciplina moderna, il cuore della nostra concezione di bellezza è l’antica Grecia, che ha stabilito i canoni estetici del mondo occidentale: misura, proporzione, simmetria, armonia, perfezione. Per i Greci non c’è alcun dubbio: la bellezza è oggettiva e capace di incantare ogni soggetto.