Dizionario ragionato

False friend

Letteralmente “falso amico”. E false friends sono quei vocaboli di una lingua straniera che, per assonanza con parole della nostra lingua madre, siamo portati a tradurre in modo errato. Così, ad esempio, le parole inglesi “eventually” e “actually” non significano in italiano “eventualmente” e “attualmente”, ma “alla fine” e “in realtà”.

Per estensione, “falsi amici” sono quei termini generali che a tutti suonano familiari, ma a cui ciascuno attribuisce un proprio personale significato. E da qui nascono confusioni, fraintendimenti e incomprensioni d’ogni tipo; tanto più che i false friends sono molto più comuni di quanto non si creda. Basti pensare alle parole “uomo”, “identità”, “giustizia”, “libertà”, “pensiero unico”, ecc.

Facciamo attenzione ai falsi amici! Socrate e Platone insegnano che quando si apre una discussione o un confronto intorno a un argomento, la prima cosa da fare è cercare e trovare la cosiddetta homologhìa: quel terreno linguistico comune in cui gli interlocutori si chiariscono sul contenuto delle parole più importanti, attribuendo agli stessi suoni gli stessi significati. Così che i falsi amici possano fare amicizia o definire i termini del loro dissenso o della loro inimicizia.



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