Dizionario ragionato

Cyberpunk

Neologismo che designa un filone narrativo di fantasie tecnologiche distopiche dove l’uomo e la macchina si confondono all’interno di un contesto sociale degradato e dominato dall’utilitarismo economico. La parola è composta da cyber e punk. Cyber deriva dal greco kybernètes: timoniere di una nave, auriga che guida un carro da guerra.

L’antica capacità del nocchiero di elaborare rapidamente le informazioni complesse per effettuare la scelta migliore è stata trasferita nel XX secolo al mondo informatico: oggi cyber e cibernetica designano l’intelligenza artificiale.

Punk è termine denigrativo tratto dallo slang anglosassone, reso famoso dal genere rock. Veicola un senso di accozzaglia anarchica, con una prospettiva limitata al sopravvivere fino al giorno successivo. È così descritto il fascino paradossale del destino distopico, perduto fra un’arida sclerosi del potere e una rivalsa anarcoide quanto illusoria degli esclusi.

L’ambientazione futuristica dei romanzi cyberpunk è metafora e critica del presente, come affermano i due autori più importanti del genere: «Non ho bisogno di scrivere in merito al futuro. Per la maggior parte delle persone il presente è già abbastanza inquietante» (William Gibson); «Il domani concima l’oggi» (Bruce Sterling).



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