Parola tratta dalla meccanica dei materiali e molto utilizzata in ambito psicologico. È la capacità di un corpo, come la molla, di resistere agli urti e alle pressioni. Nel linguaggio comune diciamo: “mi piego, ma non mi spezzo”. Ed è corretto, perché ci spezziamo quando non vogliamo o non sappiamo piegarci: contrappasso di chi vive irrigidito con la paura di perdere il controllo e di perdere la faccia.

Dante, all’inizio del Purgatorio, prima di scalare il monte della purificazione, coglie un “giunco schietto” e se lo lega intorno alla vita. Giunco simbolo di umiltà, semplicità, pazienza, capacità di adattamento, resistenza e flessibilità insieme, vale a dire resilienza.