Dal latino medium aevum, “età di mezzo”. Il Medioevo è tradizionalmente considerato un periodo storico intermedio tra la fine del mondo antico, convenzionalmente fatta coincidere con la caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.), e la nascita dell’età moderna, riconducibile alla caduta di Costantinopoli (1453 d.C.) o alla conquista dell’America (1492 d.C.).
Secondo gli umanisti del 1400 e del 1500 e, successivamente, gli illuministi del 1700, il Medioevo rappresenta un’età barbara e buia, senza libertà personale, dove gli individui erano incatenati ai ruoli sociali imposti dalla tradizione e la gran parte della popolazione era sfruttata da una élite incolta e predatoria, che governava grazie alla superstizione, all’ignoranza, all’oscurantismo e alla corruzione della Chiesa di Roma.
All’opposto, l’interpretazione cristiano-romantica vede nel Medioevo un mondo ideale, dove la società poteva vivere la sacralità della natura, il senso di solidarietà e di sicurezza nei rapporti umani, grazie all’ordine gerarchico creato da Dio e mantenuto dal magistero indiscusso della Chiesa.
Per i primi, il Medioevo rappresenta un lungo periodo di decadenza tra la magnificenza di un’età precedente, il mondo classico greco-romano, e gli splendori di una nuova epoca in via di sviluppo, la Modernità. Di contro, per i cristiano-romantici, il Medioevo è un’epoca di autenticità, tradizione e alta spiritualità, ingredienti fondamentali per la costituzione di una genuina comunità cristiana.
Sebbene le due interpretazioni siano tra loro inconciliabili, è proprio la loro marcata opposizione a mettere bene in evidenza i tratti qualificativi del Medioevo, ossia la contraddittorietà e l’estremizzazione degli opposti. Da un lato, l’omogeneizzazione sotto l’imperio delle fede cristiana; dall’altro, lo sviluppo di identità particolari, quali le identità comunali e nazionali. Epoca d’ignoranza diffusa, ma anche della nascita delle prime università. Periodo di ritorno alla vita di campagna e ad un’economia rurale e, negli ultimi secoli, di marcato sviluppo delle città e di nascita delle prime forme di capitalismo commerciale.
È la contraddittorietà, la convivenza e il conflitto degli opposti a rappresentare i tratti peculiari del Medioevo e che ci permettono di utilizzare, per estensione, lo stesso termine per qualificare periodi diversi della storia, compreso il nostro, provocatoriamente definibile come un “Nuovo Medioevo”.